lunedì 11 luglio 2011

Dame e carampane

DAME E CARAMPANE Itinerari guidati nella Venezia nascosta...
dal 5 marzo 2011 al 31 dicembre 2011
Visite guidate

Itinerari guidati

DAME E CARAMPANE
Itinerari guidati nella Venezia nascosta con visita ai musei di Palazzo Mocenigo, Casa Goldoni e Ca’ Rezzonico


In collaborazione con i partner Pierreci-Codess e Socio Culturale, un itinerario guidato sulla figura della donna che, dalle dimore delle “dame” (Palazzo Mocenigo, Casa Goldoni e Ca’ Rezzonico) passa per le carampane, ovvero i “luoghi” delle antiche cortigiane veneziane.

Per informazioni e prenotazioni:
call-center 848082000

Anita Sieff - Psyche



In concomitanza con la 54 Biennale di Venezia il Museo di Ca' Pesaro ospita presso la sala 10 una video installazione di Anita Sieff.

L'elemento pervasivo nei video sperimentali di Anita Sieff è Amore, entità che l'artista definisce come l'invisibile motore di ogni cosa in quanto principio di integrazione. L'indagine che l’artista ci sottopone in questa installazione audio-video si misura con il mito di Eros e Psiche per esplorare la natura del sensibile che può solo essere scoperta sviluppando una diversa attenzione. L’intento di Sieff è, da una parte, mettere in gioco l'apparente egemonia dell'esperienza del vedere ponendo in risalto la percezione attraverso il sentire, l'invisibile come parametro, dall’altra, investigare la dimensione della sincronicità in quanto sostiene che sia nello stato psichico interiore, che in quello fisico, esteriore, si esprima la stessa realtà. “La realtà è cibernetica e ottuplice, comprende corpo e mente, spaziotempo e cyberspazio” è quanto afferma la docente nel video. E' un’indagine nella natura della dimensione percettiva e si situa in quello spazio indefinito che sfugge alla razionalità della mente. Nel far risaltare la differenza tra visibile e sensibile-invisibile l'artista sottolinea la difficoltà che l'essere umano ha di prestare attenzione a ciò che rimanda all'essenza delle cose e la sua incapacità di fidarsi di ciò che si dischiude come un più vero e ampio significato. L'installazione video e audio si ispira al viaggio di Psyche nell'Ade e lo svela come viaggio nell'inconscio, una dimensione dove il sé, Psiche, scopre il proprio valore "essenziale" e quindi la sua implicita volontà di essere proiettata nel mondo. Eros ne è il principio di germinazione. Trovare se stessi e il coraggio di scegliere, anche se questo significa fare un viaggio negli inferi, o nell’inconscio, diventa quindi il modo per riannodare con la propria origine e per emanciparci. La ricerca artistica di Anita Sieff pone sempre in primo piano l’urgenza dell’incontro con il proprio destino personale, in quanto implicita destinazione. Psiche viene accompagnata dalla propria famiglia in lutto su un’altura da cui lei, vestita da sposa, si allontanerà con coraggio, incedendo con un bellissimo abito nuziale verso l’ignoto, fino a sparire alla loro vista. Sarà questa esperienza assolutamente anomala e personale a consentirle di incontrare Eros e di riunirsi con la propria natura divina nel matrimonio sacro.
Il video apre con la dichiarazione: ”Non vedere non significa necessariamente non sapere” e rimanda all’infinita complessità della psicologia umana di azzerare il dispositivo di verifica razionale mentale per farsi attraversare dall’esperienza del conoscere.
Le riprese di questo viaggio negli inferi fatte a Ca’ Pesaro hanno come sfondo il ciclo Il Poema della Vita Umana (La Luce, Le Tenebre, L’Amore, La Morte e Cariatidi) realizzato da Giulio Aristide Sartorio per il Salone Centrale all’Esposizione di Venezia del 1907.
La parte relativa agli effetti speciali dell'installazione è a cura dello sponsor tecnico EDI Effetti Digitali Italiani Milano.
Catalogo: Il Canneto Editore, con testi di Giulio Alessandri, Pierluigi Basso, Giuliana Conforto, Marco Ferraris, Silvio Fuso.

Venezia che spera. L'unione all'Italia (1859-1866)


Organizzata nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, che culmineranno nella “Notte Tricolore” tra il 16 e il 17 marzo 2011, la mostra documenta gli avvenimenti più significativi del periodo compreso tra il 1859 e il 1866, ovvero dalla seconda Guerra d’Indipendenza fino all'annessione di Venezia e del Veneto al Regno d'Italia attraverso la presentazione di un ricco apparato iconografico e di una cospicua selezione di documenti storici provenienti per lo più dalle importanti collezioni civiche risorgimentali, oltre che di un nucleo di opere giunte da altre importanti musei italiani, come il Museo del Risorgimento di Milano, il Castello di Miramare di Trieste e i Musei Civici di Udine e Pordenone.
Curata da Giandomenico Romanelli e Camillo Tonini, si articola in cinque sezioni - Venezia che spera, L’Austria a Venezia, Venezia nei documenti fotografici dell’epoca, L’Attesa, Venezia all’Italia – ospitate presso il Museo Correr, iniziando dalla Sala da Ballo al primo piano per proseguire con altre sale al secondo piano. Vengono quindi esposte più di duecento opere, tra dipinti, ritratti istituzionali, esempi di cartografia pre-unitaria, monete, medaglie e distintivi, una ricca serie di suggestive foto d’epoca, disegni, manifesti, bozzetti per i monumenti commemorativi degli eroi risorgimentali, oltre a tanti altri cimeli e rarità, tra cui molti inediti.

Il catalogo Marsilio, curato da Cristina Crisafulli, Franca Lugato e Camillo Tonini, raccoglie saggi di: Giandomenico Romanelli, Michele Gottardi e Tiziana Agostini nonché contributi di specialisti del periodo.

L’iniziativa è prodotta dalla Fondazione Musei Civici Veneziani con il contributo del Comune di Venezia.

Museo Correr
Piazza San Marco,
Venezia

call center 848082000 (dall’Italia)
+3904142730892 (dall’estero)